Italy: The Tax Authorities Rule that Non-Proportional Shares Granted to Executives Shall Be Taxed/ L’Agenzia delle Entrate modifica il proprio orientamento sull’assegnazione di azioni non proporzionali ai manager

January 29, 2013

With the issuance of Tax Ruling No. 103/E of December 4, 2012, the Italian tax authorities have reformed their position on the taxation of non-proportional shares granted to executives, ruling that the difference between the shares’ fair market value and the subscription price shall be subject to tax and social security contributions as employment income. This position rebutted a prior ruling in which the Italian tax authorities had taken the view that the grant of non-proportional shares to the chief executive officer of an Italian joint stock company should not be treated as employment income.

The implementation of new equity-based incentives as well as existing plans, contemplating the grant of non-proportional shares, should be carefully evaluated and analyzed in light of this new authority and of the harsh penalties that apply in case of failure to duly and timely pay taxes and social security charges, including those levied at source by employers.

Should you have any questions with respect to this new position of the Italian tax authorities, please not do hesitate to contact Vania Petrella (tel.: + 39 06 695 22 204; e-mail: vpetrella@cgsh.com) or Gianluca Russo (tel.: + 39 06 695 22 680; e-mail: grusso@cgsh.com) in the Rome office or any of your regular contacts in the Tax or other practice groups at the firm.

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Con la pubblicazione della Risoluzione n. 103/E del 4 dicembre 2012, l’Agenzia delle Entrate ha modificato il proprio orientamento in tema di tassazione di azioni non proporzionali assegnate ai manager, sancendo l’imponibilità come reddito di lavoro della differenza tra il valore normale delle azioni assegnate e quanto corrisposto dai manager per la loro sottoscrizione. L’Agenzia delle Entrate ha, quindi, superato la propria precedente posizione (affermata in una risoluzione del 2006), secondo la quale l’assegnazione di azioni non proporzionali all’amministratore delegato di una società per azioni non costituiva reddito imponibile per costui.

Ne consegue che l’utilizzo di piani di incentivazione basati sull’assegnazione di equity ai manager, anche mediante l’attribuzione di azioni non proporzionali, nonché il regime dei piani esistenti, dovrà essere attentamente vagliato alla luce di tale riformato orientamento di prassi, visti anche gli oneri contributivo-previdenziali imposti in capo a lavoratori e datori di lavoro e gli obblighi di sostituzione per questi ultimi, nonché le elevate sanzioni amministrative applicabili nel caso di violazione di tali obblighi.

Per qualsiasi chiarimento o approfondimento su quanto precede, potete contattare l’Avv. Vania Petrella (tel.: +39 06 69 522 204; e-mail: vpetrella@cgsh.com) o l’Avv. Gianluca Russo (tel.: +39 06 69 522 680; e-mail: grusso@cgsh.com) del nostro ufficio di Roma, ovvero qualsiasi avvocato del nostro studio con cui siete abitualmente in contatto.